Opportunity Solution Tree: come unire esigenze di utenti e business in modo continuo
Mi è capitato spesso di vedere team di prodotto in difficoltà nel definire le priorità: i designer, più vicini alle esigenze degli utenti, spingono per ascoltare la voce di chi usa il prodotto, mentre i C-level si concentrano sulla strategia complessiva e sui KPI di business.
Il risultato? Spesso si raggiunge uno stallo che rallenta l'intero processo di product discovery. Questo scenario evidenzia uno dei problemi più comuni nello sviluppo prodotto: come bilanciare efficacemente le esigenze degli utenti con gli obiettivi di business.
Negli ultimi eventi sul prodotto digitale a cui ho assistito, un nome è emerso con particolare frequenza: Teresa Torres e il suo libro "Continuous Discovery Habits".
All'interno di questo libro ho trovato molti esempi e metodi pratici che un team di prodotto può impiegare per guidare lo sviluppo del prodotto in modo più strutturato e data-driven.
Tra i tanti strumenti, l'Opportunity Solution Tree (OST) si è rivelato particolarmente interessante perché permette di tenere conto contemporaneamente delle esigenze degli utenti e quelle del business in modo molto intuitivo, grazie alla sua natura visuale.
Cos'è l'Opportunity Solution Tree e perché funziona
L'Opportunity Solution Tree (o OST) è un framework visuale sviluppato da Teresa Torres che aiuta i team di prodotto a collegare in modo strutturato gli obiettivi di business con le reali esigenze degli utenti. Non è solo un altro tool di prioritizzazione: è una vera e propria struttura decisionale per team prodotto che rende trasparente il processo di discovery continua.
I vantaggi principali dell'OST
La forza di questo metodo sta nella sua capacità di:
Visualizzare opportunità di prodotto in modo chiaro e gerarchico
Collegare ogni decisione a un KPI misurabile evitando sviluppi "al buio"
Mantenere focus sulle evidenze raccolte durante la ricerca utenti
Facilitare discussioni strategiche basate su dati concreti piuttosto che su opinioni
Come ha scritto Teresa Torres nel suo libro: "The goal is not to build more features faster, but to build the right features that create the most value". L'OST ci aiuta esattamente in questo.
Come costruire un Opportunity Solution Tree: il processo step-by-step
1. Definire il KPI di riferimento
Il primo passo è identificare il KPI che vogliamo monitorare come indicatore di successo. Questo diventa la "radice" del nostro albero e rappresenta l'obiettivo di business che vogliamo raggiungere.
Esempi di KPI che funzionano bene:
Aumentare il tasso di conversione del 15%
Ridurre il churn rate del 20%
Incrementare l'engagement mensile del 25%
2. Mappare le opportunità
Dalle ricerche utenti, dalle analisi dei dati e dal feedback raccolto, identifichiamo le opportunità che potrebbero influenzare il nostro KPI. Queste rappresentano i problemi, le frustrazioni o i bisogni non soddisfatti che abbiamo scoperto.
Il criterio chiave è: "Se cogliamo questa opportunità, che impatto positivo avrebbe sul nostro KPI?"
3. Generare possibili soluzioni
Per le opportunità identificate, possiamo fare divergenza per individuare diverse soluzioni possibili. L'obiettivo non è trovare subito la soluzione perfetta, ma esplorare più opzioni per poi validare quella più promettente.
4. Pianificare gli esperimenti
Infine, per ogni soluzione che vogliamo testare, definiamo degli esperimenti specifici per validarla. Questo ci permette di misurare l'impatto reale e di prendere decisioni basate su evidenze concrete.
Tra l’altro l’idea non è validare le singole idee ma le assumption che potrebbero essere alla base di interi gruppi di idee.
Continuous discovery: il metodo Teresa Torres applicato
L'OST non è uno strumento da usare una tantum, ma il cuore di un approccio di continuous discovery che trasforma radicalmente il modo di lavorare del team.
Cosa significa continuous discovery?
La discovery continua è un processo strutturato in cui il team dedica tempo regolare (Torres suggerisce che possono essere anche solo una veloce intervista da 15 minuti ogni settimana) a:
Intervistare utenti e raccogliere feedback
Analizzare dati e comportamenti
Aggiornare l'OST con nuove opportunità e insight
Validare opportunità attraverso esperimenti rapidi
I vantaggi del processo continuo
Quando implementiamo questo approccio, otteniamo:
Decisioni più informate: ogni scelta è supportata da evidenze fresche
Riduzione del rischio: validazione prima dell'investimento in sviluppo
Allineamento del team: tutti vedono la connessione tra attività e obiettivi
Adattabilità: possibilità di pivot rapidi basati su nuove evidenze
La nostra esperienza: cosa abbiamo imparato implementando l'OST
Abbiamo recentemente iniziato a implementare questo approccio con alcuni dei nostri clienti, con l'obiettivo di comprenderne più a fondo le dinamiche e i potenziali punti critici.
I primi risultati positivi
Quello che abbiamo notato subito è una maggiore chiarezza nelle discussioni strategiche. Grazie anche alla sua natura visiva diventa più facile avere discussioni strategiche, non basate su opinioni ma più connesse agli obiettivi generali e a KPI misurabili.
Le sfide incontrate
Non tutto è stato immediato. Abbiamo ovviamente incontrato alcuni punti critici:
Tempo iniziale di setup: costruire il primo OST richiede investimento in ricerca e analisi, abbiamo inizialmente generato una versione coinvolgendo solo i designer, solo successivamente abbiamo mostrato l’OST come esempio al resto del team di prodotto.
È stato utile per spiegare di cosa si stava parlando, ma senza averlo creato insieme non si sono accesi gli animi da subito.Resistenza al cambiamento: difficile abbandonare il classico backlog di funzionalità e un processo basato molto su discussioni continue e disordinate, al posto di pianificazione strutturata.
I nostri consigli pratici
Dopo questi primi mesi di sperimentazione, ecco cosa consigliamo:
Inizia dal piccolo: scegli pochi KPI specifici per il primo OST e da lì costruisci il primo OST
Coinvolgi tutto il team: l'OST funziona meglio quando è condiviso e aggiornato collaborativamente, e tutto il team è sempre consapevole delle principali opportunità su cui si sta indagando
Conclusioni: il futuro del product management è data-driven
L'Opportunity Solution Tree non è solo un nuovo framework da aggiungere alla cassetta degli attrezzi: rappresenta un cambio di mentalità verso un approccio più scientifico e strutturato allo sviluppo prodotto.
Invece di costruire funzionalità basandoci su intuizioni o richieste dirette, possiamo misurare l'impatto delle funzionalità prima di svilupparle, creando prodotti che bilanciano realmente bisogni utenti e obiettivi di business.
Vuoi sperimentare l'Opportunity Solution Tree nel tuo team?
Se ti interessa implementare questo metodo nei tuoi progetti o vuoi confrontarti su come adattarlo alla tua realtà aziendale, scrivici su hello@bomberos.design.
Nei prossimi mesi condivideremo ulteriori riflessioni e risultati dalla nostra esperienza con i clienti.
Seguimi su LinkedIn per rimanere aggiornato sui nostri esperimenti dedicati al Product Management e all’efficienza dei team.
Andrea Pinchi