Come definire le priorità di un prodotto con il framework Jobs To Be Done

Quando si progetta un nuovo prodotto digitale, capita di trovarsi di fronte a una lunga lista di funzionalità che rispondono a esigenze di diversi utenti e stakeholder: tutte sembrano prioritarie e importanti, ma da dove si inizia? Come si decide quali funzionalità includere in un MVP quando sembrano tutte essenziali?

Questa è la sfida che ci siamo trovati ad affrontare durante uno dei nostri progetti. Per uscire dall'empasse, abbiamo usato il framework Jobs to be done.

Questo metodo ci ha permesso di spostare l'attenzione dalle caratteristiche funzionali ai reali bisogni degli utenti, aiutando tutto il team a definire le priorità e a tracciare la roadmap di prodotto.

Cos'è il framework Jobs to Be Done

Il framework Jobs to Be Done (JTBD) è una teoria ideata da Tony Ulwick e Clayton Christensen, che loro stessi definiscono come una lente attraverso la quale è possibile osservare mercati, clienti ed esigenze da una prospettiva diversa, rendendo così l'innovazione molto più prevedibile e redditizia.

Questa si basa su un principio fondamentale: le persone non comprano prodotti, ma li "assumono" per compiere un'azione specifica nella loro vita.

Infatti, un Job Statement è spesso espresso con una struttura specifica composta da tre elementi chiave:

  • When... (la situazione in cui si trova l'utente)

  • I want to... (la motivazione per cui vuole svolgere l'azione)

  • So I can... (il risultato che vuole raggiungere)

Struttura del framework Jobs to Be Done e confronto tra il modello mentale product-oriented e quello job-oriented.

I Jobs nascono sempre da quello che dicono le persone durante la ricerca. Ad esempio, in un contesto di un prodotto di food delivery, la forma potrebbe essere questa:  

Quando torno a casa dopo il lavoro non ho voglia di cucinare, voglio mangiare senza dover fare sforzi così posso rilassarmi sul divano.

Perché il JTBD aiuta a prioritizzare le funzionalità chiave

Il Job è l'unica cosa che interessa agli utenti. Il framework costringe a comprendere il contesto di utilizzo e quindi a capire i reali bisogni degli utenti.

Il potere principale di questo metodo è che stimola a porsi le domande in modo diverso: non è più "cosa vuole l'utente" ma è "perché lo vuole". Il risultato è una lista di bisogni ben articolati che aiuta tutto il team a comprendere a fondo le esigenze e a definire le priorità di sviluppo.

Astrazione di un elenco di Jobs con votazione per definire la priorità di implementazione.

Come applicare i Jobs to Be Done per definire la roadmap di prodotto

Ricerca qualitativa

Per creare i JTBD, siamo partiti dalle esigenze emerse durante la ricerca qualitativa. Abbiamo indagato a fondo aspettative, desideri, ostacoli e pain points per cercare di tradurre il più fedelmente possibile gli insight in Jobs.

Creazione degli scenari

Una volta identificati i Jobs, abbiamo creato uno spreadsheet che rispecchiasse la user journey così da allocare ogni esigenza specifica al suo contesto e permettere a tutto il team di empatizzare con gli utenti.

Prioritizzazione

Per ogni membro del team - e in base al suo ruolo nel progetto - abbiamo creato uno spazio per poter esprimere un giudizio sulla priorità del JTBD, dando loro la possibilità di dare un voto da 1 a 5 rispetto all'impatto che l'inserimento della feature avrebbe avuto sul prodotto e alla fattibilità di sviluppo.

Calcolo del punteggio e definizione MVP

La somma di ogni voto (impatto), moltiplicata per la fattibilità tecnica, ha fatto emergere le funzionalità prioritarie che dovevano essere parte della prima release del prodotto.

Risultato: da 30+ funzionalità a un MVP focalizzato

Questa fase del processo ha visto emergere più di 30 funzionalità apparentemente ugualmente prioritarie, con pareri divergenti sull'importanza di sviluppo, per poi trasformarsi in una convergenza di idee sulla selezione delle reali funzionalità essenziali, che si sono rivelate essere meno della metà.

Conclusioni

Usare il framework Jobs to be done non significa solo fare user research, ma significa permettere a Product Manager, Designer, Developer e a tutte le persone coinvolte nel progetto, di cambiare prospettiva ed empatizzare con le esigenze e contesti di utilizzo dei propri utenti.

Vuoi creare un nuovo prodotto ma non sai da dove iniziare per definire le priorità delle funzionalità? I Jobs to be done sono un ottimo punto di partenza, ma se ti serve una mano contattaci o scrivici così possiamo affrontare la tua sfida insieme a te.

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